8.7 C
Napoli
mercoledì, Dicembre 11, 2024

Abracadabra, lo show con i migliori maghi del mondo arriva a Livorno

Prosegue la tournée, il 14 dicembre la Notte...

Giorgetti: no a aumenti tasse carburanti trasporto aereo e marittimo

Il ministro all'Ecofin: rinviare aumenti e effettuare analisi...

Lombardia, wellness e relax: il Capodanno a Monticello Spa

Il 31 dicembre ispirato al tema Wellness Park...

Formula1, Sainz su Williams miglior tempo nei test di Abu Dhabi

Gran debutto dello spagnolo dopo la Ferrari ...

Al via in Brasile il vertice Octa per fermare la deforestazione in Amazzonia

Video NewsAl via in Brasile il vertice Octa per fermare la deforestazione in Amazzonia

La denuncia di Greenpeace: ancora troppi incendi con tasso di crescita allarmante

Belém, 8 ago. (askanews) – Proprio mentre a Belém, in Brasile, inizia il vertice dell’Organizzazione del trattato di cooperazione amazzonica (Octa) per trovare soluzioni condivise e fermare la distruzione della foresta Amazzonica, Greenpeace Brasile denuncia un tasso allarmante di incendi nel polmone verde del pianeta. I dati provenienti dal Brasile, secondo l’associazione ambientalista, mostrerebbero che, nonostante il calo significativo della deforestazione, registrato nel 2023, la foresta continua a bruciare.Sono 15.744 i focolai divampati solo nel 2023, con un aumento del 5,3% rispetto al 2022. Gli incendi si concentrano principalmente negli Stati di Mato Grosso, Maranhao e Parà, dove l’industria agroalimentare continua a espandersi, a scapito della foresta.Secondo Greenpeace, la stagione più secca, in combinazione con il ritorno del fenomeno meteorologico del Nino, sta creando le condizioni ideali per i roghi in Amazzonia. per cui è urgente – e necessario – che il governo Lula non si preoccupi solo di spegnere i focolai ma attui, al più presto, un piano d’azione integrato per salvare questo ecosistema.Oltre all’influenza della siccità e del Nino, l’aumento degli incendi in Amazzonia è dovuto anche alla deforestazione e alle politiche anti-ambientaliste del precedente governo brasiliano di Jair Bolsonaro. I roghi del 2023, infatti – spiega Greenpeace Brasile – colpiscono aree già disboscate in passato per liberare i terreni e fare posto a nuovi pascoli e piantagioni.Anche per questo, il vertice sull’Amazzonia presieduto da Lula, a Belém che nel 2025 ospiterà anche la COP30 sul clima, riunisce al tavolo dei negoziati i rappresentanti degli otto Paesi dell’Octa: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Peru, Suriname e Venezuela, per discutere di strategie contro la deforestazione, criminalità organizzata e obiettivi di sviluppo sostenibile in Amazzonia.

Articoli correlati

Check out other tags:

Articoli Popolari