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Al via la raccolta di firme on line su 14 nuovi quesiti

AttualitàAl via la raccolta di firme on line su 14 nuovi quesiti

C’è tempo fino al 30 Settembre con Spin e firma digitale. Fra i temi: migranti, sicurezza, cannabis, uterom in affitto, taxi

Roma, 4 set. (askanews) – E’ partita sul sito www.referendum24.online , la raccolta firma on line per 14 quesiti referendari proposti dal Comitato Promotore “Comitato Referendario 2024” e annunciati in G.U. il 4 Luglio 2023. La raccolta terminerà il 30 settembre, entro tale data le firme raccolte verranno depositate corredate dei certificati elettorali

“L’evoluzione digitale – sottolinea il comitato referendario promotore- sta permeando ogni aspetto della nostra vita quotidiana, trasformando il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e persino partecipiamo alla democrazia. In questo contesto, i processi di raccolta firme per i referendum stanno attraversando una rivoluzione silenziosa, passando dai tradizionali banchetti di raccolta firme alla firma digitale assistita da sistemi di sicurezza avanzati. Questo cambiamento non solo semplifica il processo di partecipazione dei cittadini ma introduce anche nuovi livelli di efficienza e sicurezza. Ecco perché, come Comitato Promotore, proponiamo l’uso di una piattaforma digitale per la raccolta firme che richiede un contributo di 1,65Ç ai firmatari per apporre ai documenti firme qualificate attraverso autenticazione SPID e marche temporali, per poter firmare digitalmente a norma di Legge. Ci siamo affidati alla società TocToc s.r.l, in qualità di Soggetto Tecnico, per la digitalizzazione del processo di firma, che si avvale della collaborazione di Namirial S.p.A. in qualità di Certification Authority e Aggregatore SPID. L’introduzione della firma digitale in questo contesto, grazie al Decreto-legge 31 maggio 2021 n. 77, all’art. 38 quater, apre le porte a numerosi vantaggi: tempi di predisposizione dell’iniziativa ridotti, semplifica e potenzia il processo di raccolta, ottimizza la gestione documentale per esperire gli adempimenti previsti per la formalizzazione dei risultati presso le sedi competenti e non ultimo offre un minor impatto ambientale in termini di emissioni CO2 e per la totale assenza di consumo di carta.

Abbiamo depositato 14 quesiti: -Tre referendum sull’immigrazione, per introdurre lo Ius Soli per i figli di cittadini stranieri nati in Italia; facilitare l’assunzione di cittadini stranieri in Italia, semplificando l’iter dei contratti del lavoro, dare piena autonomia al Presidente della Repubblica nel concedere la cittadinanza italiana a cittadini stranieri.

Quattro referendum sono sulla cannabis, per alzare al 6% i limiti di THC nelle piante di canapa; allargare la deroga alla coltivazione della canapa per usi consentiti dalle norme UE, eliminare il divieto di coltivare la cannabis, depenalizzare le coltivazioni non autorizzate.

Tre referendum sulla politica, per prevedere anche per i partiti già in Parlamento l’obbligo di raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni successive; prevedere più tempo per la raccolta delle firme per i referendum (attualmente 3 mesi)e consentire la richiesta di referendum anche nell’anno che precede l’elezione di Camera o Senato; abbassare all’1% la soglia di sbarramento alla Camera, attualmente al 3%.

I restanti quattro referendum riguardano: legalizzazione della maternità surrogata, abolizione del decreto rave, riapertura delle case di piacere, abrogazione dell’obbligo di rimessa per il trasporto privato NCC (noleggio con conducente) e liberalizzazione delle tariffe taxi.

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