Da porto di Brema un viaggio culturale nel passato di noi europei
Brema (Germania), 4 set. (askanews) – Difficile oggi immaginare la Germania come un Paese-punto di partenza di flussi migratori. Ma è stato proprio così in passato. E i tedeschi non lo dimenticano.Siamo a Brema, città anseatica che nei suoi mille anni di storia fu anche sede dell’armatore tedesco Norddeutscher Lloyd, ovvero il creatore di transatlantici all’avanguardia che arrivarono a compiere la traversata dell’oceano in meno di 5 giorni all’inizio degli anni 30.Enormi e velocissime navi come l’Europa e la Brema. Ci si registrava qui dove oggi sorge un hotel, il Courtyard by Marriott Bremen, ma che all’epoca era il quartier generale dell’armatore. E quindi passaggio d’obbligo per registrarsi e partire per il Nuovo Mondo.Ma non è stata solo l’America una destinazione. Come è ad esempio scritto in “Napoli Cosmopolita” di Dieter Richter (Electa Napoli) nella prima metà dell’Ottocento “il cosiddetto ‘walz’ ovvero l’obbligo di girovagare durante il periodo dell’apprendistato, faceva parte del tirocinio di ogni garzone, artigiano tedesco secondo quanto stabiliva l’ordinamento delle corporazioni. E il Golfo di Napoli per i giovani artigiani girovaghi era tanto affascinante quanto lo era per i viaggiatori del Grand tour”.E poi ancora partirono in molti, dal porto di Brema e poi da quello della città balneare di Bremerhaven, a 70 chilometri di distanza. Provenivano da Oldenburg, Sassonia, Austria-Ungheria e Russia, in fuga dalla fame, dalla guerra, dalle persecuzioni o dalla mancanza di prospettive: in un commovente viaggio storico dal molo di Bremerhaven verso la stazione di emigrazione Ellis Island fino alla vita da immigrato nella New York del XIX e XX secolo.Racconta anche questo il pluripremiato Centro tedesco dell’emigrazione a Bremerhaven, più di un semplice museo: dalla sua apertura nel 2005 si è trasformato in un’istituzione di importanza nazionale che offre ai visitatori l’esperienza di cosa significhi essere un migrante. Con una funzione educativa sia per le classi che lo visitano, sia per gli adulti, tedeschi e non. Oltre ad essere un luogo di incontro e di ricerca applicata sulla migrazione.Servizio di Cristina GiulianoMontaggio di Linda VerzaniImmagini askanews