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Bankitalia, a Trieste dibattito su clima e finanza sostenibile

AttualitàBankitalia, a Trieste dibattito su clima e finanza sostenibile

Nuova tappa dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia”

Roma, 5 set. (askanews) – Clima e finanza sostenibile sono stati i temi centrali di una nuova tappa a Trieste dell’iniziativa “In Viaggio con la Banca d’Italia”. Il Teatro Verdi ha accolto l’evento conclusivo della tre giorni, che ha visto la partecipazione del governatore dell’istituzione di Via Nazionale, Ignazio Visco.

Nel suo intervento Visco ha ricordato lo spirito dell’iniziativa, che è quello di consolidare il rapporto con la cittadinanza seguendo una duplice direzione: diffondere e rafforzare la conoscenza dei compiti istituzionali della Banca centrale e accrescere la sensibilità sui temi specifici affrontati in ogni tappa. L’incontro odierno, “Un clima nuovo: verso un’economia e una finanza sostenibile”, ha visto l’intervento di personalità di rilievo dell’amministrazione e, come riposta una nota, del tessuto produttivo del territorio.

Primo a parlare, il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ha suggerito che la sostenibilità riguarda anche la possibilità di accesso autonomo a risorse e tecnologie da parte di tutti i cittadini e delle imprese europee, ed è per questo presidio della loro libertà. A seguire, il sindaco di Trieste Dipiazza ha ricordato l’importanza di questa iniziativa per la città.

Ha preso poi la parola Visco: il governatore ha illustrato compiti, funzioni e responsabilità della banca centrale nei confronti del Paese e dell’Europa, sottolineando inoltre l’impegno continuo sul territorio, “testimoniato dall’iniziativa stessa”; inoltre, ha messo in luce il significato della strategia sostenibile dell’Istituto sia in termini di gestione aziendale che di investimenti.

Ha aggiunto, “il tema è una sfida globale, che richiede cooperazione internazionale; l’uso delle risorse per la storia delle nazioni è una questione antica, che si è riprodotta nel tempo”, e “questo ha prodotto effetti che sono all’attenzione di tutti, i rischi vanno mitigati, riguardano l’economia nel suo complesso, ma riguardano la società, la finanza e gli effetti sull’intermediazione finanziaria”.

Il governatore, si legge, ha anche toccato il tema dell’inflazione e dei tassi di interesse, riferendosi alle decisioni di politica monetaria assunte a livello europeo: “abbiamo fatto un lavoro che doveva essere fatto di fronte a questa crisi energetica; c’erano tassi di interesse troppo bassi, ora li abbiamo portati a livelli di guardia e di attenzione per contenere la domanda complessiva in Europa, non solo in Italia”.

Nel corso della tavola rotonda che ha seguito hanno preso la parola figure di massimo rilievo. In particolare, il presidente di illycaffè Andrea Illy ha affrontato il tema della necessità di creare nuovi modelli di business, sostenendo che “nel paese manca la visione del futuro; serve una grande riflessione a livello pubblico ma anche il privato potrebbe farsi promotore di idee”; a seguire il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno d’Agostino ha ribadito l’importanza di ripensare con creatività al ruolo che il porto e il mare possono avere nel generare valore per la città e il Paese intero, e ha aggiunto: “c’è bisogno di una finanza che sappia intercettare questi temi e darci una mano”.

Piergiorgio Folgerio, ad di Fincantieri SpA, ha posto la questione di come l’industria pesante possa oggi rimanere competitiva: “innovare è trovare e integrare soluzioni; e occorre andare a lavorare su prodotti di grande complessità e distintività”. Andrea Sironi, Presidente della Assicurazioni Generali S.p.A, ha evidenziato l’impatto dei cambiamenti di clima e ambiente sulle polizze assicurative: “è un’attività dove bisogna migliorare la prevenzione, e gestire meglio le conseguenze dei fenomeni catastrofici che si verificano”.

Infine, per Ivan Faiella, del Nucleo Cambiamenti Climatici e Sostenibilità della Banca d’Italia, il messaggio che deve arrivare alle banche non è quello di disinvestire, ma di aiutare le industrie, anche grandi, a mettere in pratica la transizione economica, dato che senza investimenti queste non avranno la forza di farlo: “bisogna guardare al futuro, creando modelli concettuali che tengano dentro, in modo circolare, ambiente ed economia”.

Ha moderato l’incontro Paola Ansuini, del Dipartimento di Tutela dei clienti ed educazione finanziaria, che ha ringraziato la città per l’ospitalità citando Ezio Bosso, già direttore artistico del teatro Verdi: “Trieste è una città gentile. Con gli eventi di questi giorni – ha concluso Ansuini – abbiamo voluto metterci sulla scia di un dialogo aperto con la cittadinanza, di tradizione , di lungimiranza scientifica e culturale ma al tempo stesso di gentilezza nel quale coltivare la relazione tra persone e istituzioni .

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