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Cosa prova un malato di Alzheimer: esperimento sociale al mercato

AttualitàCosa prova un malato di Alzheimer: esperimento sociale al mercato

Iniziativa sul tema della demenza col coinvolgimento di ignari cittadini

Milano, 12 set. (askanews) – Andare al mercato per comprare della carne e vedersi consegnare della frutta; o chiedere una cotoletta e ricevere due barattoli di yogurt: prima di qualunque altra reazione sorge in noi un senso di spaesamento che diventa frustrazione dinanzi allo sguardo accondiscendente di chi ci è dinanzi. Sono alcuni degli episodi dell’esperimento sociale realizzato da Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer Milano ODV per far provare ad alcuni ignari cittadini le sensazioni di smarrimento e confusione con cui nel nostro Paese convivono quotidianamente oltre 1.400.000 persone con demenza. Al centro dell’esperimento – che viene anche raccontato con un video disponibile sul sito nontiscordare.org – la domanda: “E se la persona con demenza fossi tu?”.

L’esperimento si è svolto in una giornata di normale apertura, in alcuni dei negozi del Mercato Comunale Isola di Milano. Tra i banchi degli esercenti sono stati collocati elementi completamente fuori posto. I cartellini che indicano il prezzo al chilo di pesche, uva e meloni nel banco della carne; quelli di latte e yogurt al reparto frutta. La complicità di due veri negozianti, il fruttivendolo Felice e il macellaio Roberto, hanno fatto il resto. Incaricati di comportarsi in modo incoerente rispetto alle richieste degli acquirenti, i due hanno ad esempio proposto uva e pesche a chi chiedeva arrosto e salsicce, latticini a chi voleva acquistare solo pomodori. Si sono così create situazioni impreviste che hanno generato incertezza e sconcerto nei clienti. “Ero confuso, non sapevo cosa fare”. “Mi sono sentito preso in giro”. “All’inizio ho pensato che fosse il fruttivendolo ad avere dei problemi”. “Ero dispiaciuta per la situazione”. Queste le parole con cui gli avventori, coinvolti a loro insaputa nell’esperimento, descrivono la frustrazione e il disorientamento che hanno provato. E sono sensazioni analoghe a quelle che ogni giorno in Italia provano tante persone con demenza mentre continuano a vivere le proprie vite, che comprendono anche azioni ordinarie come fare la spesa. Non ricordano più il nome delle cose e hanno difficoltà a usarle anche se lo hanno fatto per tutta la vita. Per aiutare queste persone e le loro famiglie a vivere in un Paese più inclusivo e attento ai loro bisogni ed emozioni serve l’aiuto di tutti. È a questo scopo che Federazione Alzheimer e Alzheimer Milano promuovono la campagna #nontiscordaredivolermibene con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più persone sull’importanza di diventare “Amici delle Persone con Demenza”. Visitando il sito nontiscordare.org chiunque può iniziare il percorso di formazione per unirsi alla comunità di persone amiche della demenza. Un gruppo sempre più numeroso di cittadini consapevoli e informati che si impegnano quotidianamente per abbattere lo stigma che circonda la malattia e realizzare una società più inclusiva.

Tra gli “Amici delle Persone con Demenza” ci sono già i commercianti del Mercato Comunale Isola di Milano, compresi i due complici dell’esperimento sociale, che lo scorso autunno hanno partecipato a uno specifico corso organizzato da Alzheimer Milano ODV. Scopo della formazione è rendere il Mercato un luogo dove l’esperienza del fare la spesa sia un momento sereno per le persone con demenza ma anche per familiari e caregiver, che spesso si trovano a disagio nel dover gestire le difficoltà del proprio caro in un contesto pubblico.

Anche questa iniziativa, come l’esperimento sociale, si inserisce nelle attività legate al progetto Dementia Friendly Italia avviato dalla Federazione Alzheimer Italia per invitare sempre più persone ad approfondire la conoscenza della malattia e i comportamenti corretti da adottare nei confronti delle persone con demenza e dei loro familiari. Altre info su dementiafriendly.it

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