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Ecco cosa prevede la bozza del dl Aiuti quater (dalle bollette al tetto al contante)

AttualitàEcco cosa prevede la bozza del dl Aiuti quater (dalle bollette al tetto al contante)

Roma, 10 nov. (askanews) – E’ composta di tredici articoli la bozza del dl aiuti quater all’esame del consiglio dei ministri che è previsto per questo pomeriggio. Tra le misure, oltre al pacchetto energia con la possibilità per le imprese di rateizzare le bollette, novità sul Superbonus, il tetto all’uso del contante che viene portato a 5mila euro e misure in materia di mezzi di pagamento per venire incontro ai commercianti per sostenere la spesa per nuovi registratori di cassa.

Nella bozza del decreto aiuti quater che dovrebbe andare questo pomeriggio in Consiglio dei ministri è previsto un taglio al 90% del contributo del Superbonus per le spese sostenute nel 2023 mentre per gli interventi avviati dall’anno prossimo fino al 31 dicembre 2023 il contributo è riconosciuto “a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale” e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.

La norma è comunque indicata “in valutazione”. Il reddito viene calcolato in base ad un coefficiente familiare.

Dal primo gennaio del 2023, il tetto all’uso del contante passa da mille a 5mila euro. Attualmente il tetto al contante è di 2mila euro, ma è previsto a legislazione vigente che dal primo giorno del prossimo anno passi a mille euro. La norma contenuta nel decreto, fissa invece il tetto dal 2023 a 5mila euro.

I fornitori di elettricità e gas sono obbligati a fornire la possibilità alle imprese di rateizzare le bollette quando queste siano superiori all’importo medio pagato, a parità di consumi, nel 2021. La norma prevede che “il fornitore ha l’obbligo di offrire ai richiedenti una proposta di rateizzazione recante l’ammontare degli importi dovuti, l’entità del tasso di interesse eventualmente applicato, che non può superare il saggio di interesse pari al rendimento dei buoni del Tesoro poliennali (BTP) di pari durata, le date di scadenza di ciascuna rata e la ripartizione delle medesime rate, per un massimo di 48 rate mensili”.

La norma prevede anche che la SACE fornisca una garanzia sulle assicurazioni dei crediti così maturati dalle imprese fornitrici a meno che, questo aspetto è ancora in valutazione, “l’impresa richiedente non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni nel corso degli anni nei quali si procede al riconoscimento della rateizzazione a favore della stessa impresa”.

Via libera al rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi “in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette”. E’ quanto prevede una misura contenuta nella bozza, ancora provvisoria, del decreto aiuti quater. Le nuove concessioni possono essere rilasciate “limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi mc”. La norma apre alla possibilità di riattivare pozzi esistenti anche “nel tratto di mare compreso tra il 45° parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalle linee di costa superiore a 9 miglia e aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi”. Questo a condizione che i titolari delle concessioni presentino “analisi tecnico-scientifiche e programmi dettagliati di monitoraggio e verifica dell’assenza di effetti significativi di subsidenza sulle linee di costa da condurre sotto il controllo del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica”.

Arriva un contributo per imprese, artigiani e professionisti, fino al 100% della spesa sostenuta per un massimo di euro 50 per ogni strumento, per l’acquisto di nuovi registratori di cassa. Per l’adeguamento dei registratori di cassa si prevede un contributo “complessivamente pari al 100 per cento della spesa sostenuta, e per un massimo di euro 50 per ogni strumento e – puntualizza la norma – in ogni caso nel limite di spesa di euro 80 milioni”. Il contributo “è concesso sotto forma di credito d’imposta di pari importo, da utilizzare in compensazione”.

Lo sconto sulle accise dei carburanti, in scadenza il prossimo 18 novembre, e l’aliquota Iva agevolata al 5% sul gas per autotrazione sono prorogati fino al 31 dicembre 2022. Fino a fine anno le accise sono fissate per la benzina a 478,40 euro per mille litri; per il gasolio usato come carburante a 367,40 euro per mille litri; per il GPL usato come carburante a 182,61 euro per mille chilogrammi.

Non è dovuta la seconda rata Imu del 2022 per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Il credito d’imposta riconosciuto alle imprese per l’acquisto di elettricità e gas viene prorogato “anche in relazione alla spesa sostenuta nel mese di dicembre 2022”.

Le maggiori entrate derivanti dalle modifiche al Superbonus andranno “in uno specifico fondo nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, da destinare agli interventi della manovra di bilancio 2023-2025”. E’ quanto prevede una norma contenuta nella bozza, ancora provvisoria.

Sale da 600 a 3mila euro la soglia esentasse per i beni ceduti e i servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

 

 

 

 

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