Per aumentare protezione ricorrere a somministrazioni multiple
Roma, 10 ott. (askanews) – La vaccinazione preventiva è la strategia di vaccinazione ottimale per ridurre al minimo il numero di focolai e la durata dell’epidemia e dovrebbe essere condotta nelle specie di pollame più sensibili e infettive nelle aree ad alto rischio di trasmissione. E’ quanto si legge in una comunicazione dell’Efsa, che ha valutato i vaccini disponibili e la loro efficacia contro il virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nel pollame e ha fornito consigli sulle possibili strategie di vaccinazione.
Per aumentare la protezione, spiega l’Efsa, è possibile ricorrere a somministrazioni multiple (ovvero vaccinazioni di richiamo). In caso di epidemia, si raccomanda la vaccinazione protettiva di emergenza in un raggio di 3 km dall’epidemia in aree ad alto rischio di trasmissione. Ovviamente, l’efficacia del vaccino dovrebbe essere monitorata per tutte le strategie vaccinali.
La vaccinazione, precisa ancora l’Efsa, dovrebbe integrare e non sostituire altre misure preventive e di controllo, come il monitoraggio delle infezioni negli uccelli, la diagnosi precoce e la biosicurezza, ed è raccomandata come parte di un approccio integrato di controllo delle malattie.