Roma, 12 giu. (askanews) – Produzione globale in aumento per tutte le materie prime, tranne lo zucchero, nel 2025 secondo le ultime stime della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, contenute nel Food Outlook lanciato oggi. La pubblicazione è semestrale.
Per quanto riguarda le principali materie prime agricole, si prevede che la produzione mondiale di riso, mais, sorgo e semi oleosi raggiungerà nuovi livelli record. La produzione alimentare globale rimarrà però vulnerabile alle condizioni meteorologiche avverse, nonché alle tensioni geopolitiche in corso, alle incertezze delle politiche commerciali e alle condizioni economiche.
La Fao prevede che la produzione globale di grano aumenterà modestamente nel prossimo anno, mentre il consumo alimentare pro capite diminuirà. L’aumento della produzione sarà in gran parte trainato da un aumento del 13% nell’Unione Europea, per una ripresa delle rese dovuta alle condizioni meteorologiche, nonché da un potenziale raccolto record storico in India, trainato dall’aumento delle superfici seminate.
La produzione di cereali secondari è stimata in aumento del 3,4%, livello record, sostenuta da solide prospettive in Brasile, UE e soprattutto negli Usa, che dovrebbero aumentare la produzione di mais del 6% per l’espansione delle semine. Condizioni meteo più favorevoli dovrebbero incrementare la produzione di mais anche in Africa meridionale.
La FAO ha inoltre pubblicato le sue prime previsioni sulla produzione mondiale di riso, prevedendo un aumento annuo dello 0,9%, con un nuovo massimo storico di 551,5 milioni di tonnellate, dovuto principalmente all’aumento della produzione previsto in Asia. Si prevede che il commercio internazionale di riso aumenterà dell’1,4% nel 2025, raggiungendo il massimo storico di 60,5 milioni di tonnellate, alimentato dalla forte domanda dall’Africa e dall’aumento delle esportazioni da India e Sud America, e che il consumo alimentare pro capite globale di riso, il cereale più importante per l’alimentazione umana, aumenterà a livello globale, con un consistente +2% nei Paesi a basso reddito con deficit alimentare.
Il Food Outlook presenta anche i dati aggiornati relativi alla fattura globale delle importazioni alimentari nel 2024, che si stima sia aumentata del 3,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi 2,1 trilioni di dollari. Questo aumento è stato determinato principalmente da un aumento del 29,3% dei costi di importazione per caffè, tè, cacao e spezie, da un aumento dell’8,1% del costo delle importazioni di frutta e verdura e da un aumento del 5,6% di quello dei prodotti a base di carne. Al contrario, il costo delle importazioni per altri gruppi di prodotti alimentari è diminuito, incluso un calo del 4,6% per i cereali.
Nel 2025, le tensioni commerciali e l’incertezza politica secondo la Fao influenzeranno probabilmente il costo globale delle importazioni alimentari, influenzando i volumi e i prezzi delle importazioni, soprattutto per prodotti sensibili come bevande tropicali e prodotti di origine animale.