Sylos Labini: cultura italiana può essere pop e accattivante
Milano, 25 ago. (askanews) – Oltre cinquecento persone in piazza Italia, a Loano, per il Festival Città Identitarie, ideato e diretto da Edoardo Sylos Labini, che ha messo in luce eccellenze e simboli identitari di un territorio ricco di storia e crocevia di culture fin dall’antichità. Alla sua terza ed ultima tappa di stagione il Festival ha portato sul palco personaggi del calibro di Magdi Cristiano Allam, il vescovo di Ventimiglia e Sanremo, Monsignor Suetta, il vice direttore de Il Giornale Francesco Maria Del Vigo. In prima fila, il Prefetto di Savona Enrico Gullotti e il senatore Gianni Berrino. Ospite d’onore è stato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.Edoardo Sylos Labini ha tracciato un bilancio della manifestazione: “Questa ultima tappa del Festival delle Città Identitarie del 2023 è stato un grande successo. Migliaia di spettatori, di persone, hanno affollato Piazza Italia e abbiamo raccontato come la cultura italiana può essere pop, popolare e accattivante. e non qualcosa di noioso, quindi è una bella soddisfazione”. Nella tre giorni a Loano sono saliti sul palco tra gli altri anche l’attore e comico Gabriele Cirilli, con un esilarante ricordo della celebre maschera del carnevale loanese, quella del Beciancin. Sul palco anche la conduttrice televisiva Elena Ballerini, loanese doc come Giorgio Molteni, regista di serie tv di grande successo come “Capri” e “La Squadra”, la psicologa Patrizia Ciuffo, che segue il team dal “cacciatore di relitti” e marito Andrea Bada, il sub che esplora i fondali liguri a caccia di antiche navi romane o residuati bellici. In collegamento il mito anni ’60 Shel Shapiro, 80 fantastici anni appena compiuti. Ad accompagnare gli ospiti di Sylos Labini nelle varie serate, la splendida voce di Arianna con la band diretta dal maestro Valeriano Chiaravalle e la band italo-palestinese Dounia. A fare da cicerone tra i simboli identitari della città, il sindaco di Loano, Luca Lettieri. Daniele Stefani e la sua band hanno poi incantato il pubblico con la musica d’autore ligure nel concerto Corde d’Italia, eseguendo alcuni pezzi con la cantautrice italo-brasiliana e conduttrice radiofonica Pamela D’Amico, in un emozionante viaggio tra le contaminazioni in latin, dal titolo della sua trasmissione su Isoradio Rai.Protagonista dell’appuntamento “Leggere le città identitarie”, moderato dal giornalista Paolo Asti, la nipote del fondatore del movimento futurista, Francesca Barbi Marinetti, che ha raccontato al pubblico aneddoti e ricordi personali legati al “Manifesto futurista della Ceramica e Aeroceramica”, creato da suo nonno Filippo Tommaso Marinetti e da Tullio D’Albisola. Il Festival Città Identitarie è realizzato con il contributo e il patrocinio del Ministero della Cultura, del Cepell (Centro per il Libro e la Lettura), della Regione Liguria, del Comune di Loano e dell’Istituto per il Credito Sportivo. Media Partner: Rai News 24.