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FIM CISL: metalmeccanici, nel I sem. 83mila coinvolti nelle crisi aziendali

AutoprodottiFIM CISL: metalmeccanici, nel I sem. 83mila coinvolti nelle crisi aziendali

Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ancora 50 tavoli

Nel primo semestre del 2023 rispetto al secondo semestre del 2022, il numero di lavoratori metalmeccanici coinvolti in varie forme di crisi (finanziaria, di settore, indotta, legata alle materie prime, di transizione) relative al settore metalmeccanico è aumentato di 22.890 unità. Lo rivela un rapporto della FIM CISL sulle crisi aziendali nel settore metalmeccanico.

“Il numero di lavoratori è passato da 60.727 al 31 dicembre 2022 a 83.671 al 30 giugno 2023, evidenzia il rapporto. Questo segnale è strettamente legato ai dati ISTAT, che hanno registrato un rallentamento della produzione industriale e un rallentamento del Pil nel secondo trimestre di quest’anno”.

Il “quadro storico di crisi” al Ministero delle Imprese e del Made in Italy non è sostanzialmente cambiato per quanto riguarda il settore metalmeccanico, che comprende oltre 50 tavoli di crisi aziendali.

Si tratta di aziende con più di 200 dipendenti (Blutec, Firema, Jsw Piombino ex-Lucchini, Jabil ex-Ilva), che da anni sono alle prese con concreti piani di reindustrializzazione per recuperare prospettive occupazionali e di sviluppo.

Per quanto riguarda il settore metalmeccanico, ciò che emerge dal rapporto è che “sebbene la vitalità complessiva del settore metalmeccanico, sostenuta dalle esportazioni, rimanga forte, continua a registrare difficoltà legate, tra l’altro, ai costi e alla carenza di materie prime e componenti”.

Per il segretario FIM CISL Roberto Benaglia, “la recessione che si è verificata nell’industria metalmeccanica negli ultimi mesi del 2023 ha determinato un aumento del numero di aziende che vivono una situazione di crisi”.

“Ai settori tradizionali e ai casi irrisolti di crisi aziendali, si sono aggiunti i fattori negativi dell’aumento dei tassi di interesse e del rallentamento dell’industria metalmeccanica tedesca, che ci interessa particolarmente”.

Ciro Di Pietro

Immagine di Drazen Zigic su Freepik

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