Sono almeno tredici gli edifici crollati per la furia del fango che questa mattina all’alba ha travolto la zona di Celario all’Ischia. Quasi tutti i residenti della zona sono rimasti bloccati nelle abitazioni e senza corrente elettrica. Un gruppo di turisti è rimasto bloccato all’interno dell’hotel Terme Manzi. Alcune persone risultano ancora disperse
“Ci sono otto morti accertati per la frana a Ischia”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel corso dell’inaugurazione della M4. “Da Nord a Sud va protetto perché è il Paese più bello del mondo”, ha concluso.
Erano saliti a 13 i dispersi nella frana che ha travolto le abitazioni a Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia, alle 5 di questa mattina. Fonti delle forze dell’ordine confermano che al momento sono 2 le abitazioni sommerse dal fango lungo via Celario. Ora la conferma di 8 decessi. Si resta in attesa per capire la sorte delle altre persone coinvolte.
Case allagate nei primi piani, fango nelle strade, auto trascinate via. Decine e decine di segnalazioni alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco. Allertata anche la prefettura di Napoli. L’isola è di nuovo al collasso per il maltempo. Dalle 21 di ieri sera su gran parte della Campania è allerta arancione e che dovrebbe perdurare fino alle 21 di oggi.
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Sono almeno tredici gli edifici crollati per la furia del fango che questa mattina all’alba ha travolto la zona di Celario all’Ischia. Quasi tutti i residenti della zona sono rimasti bloccati nelle abitazioni e senza corrente elettrica. C’è un gruppo di turisti che è rimasto bloccato all’interno dell’hotel Terme Manzi. È stato necessario l’intervento dei soccorsi per liberarli e portarli via.
“Ci sono i soccorritori che lavorano in condizioni difficili – ha concluso – Se è curato e protetto questo è il Paese più bello del mondo”.
Attualmente nella zona di via Celario, a Casamicciola, si stima che siano almeno 30 le famiglie intrappolate nelle proprie case e che sono senza acqua e senza luce. Si tratta in totale di circa 100 persone che devono essere ancora raggiunte. La strada che porta alle loro abitazioni, via Santa Barbara, è attualmente impraticabile per il fango, i massi e i detriti che la ostruiscono e si sta provando a liberarla con diverse macchine movimento terra e idrovore.