La premier: “attentato a Sinagoga Roma e omicidio Stefano Gaj Tachè ferita nazionale non rimarginata, chiediamo verità”
Roma, 9 ott. (askanews) – “Oggi più che mai, dopo i fatti orribili e barbari che stanno avvenendo in Israele, il Governo esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà al popolo d’Israele e alle comunità ebraiche italiane. Il terrore non prevarrà mai”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, ricordando che “il 9 ottobre del 1982, durante la festa di Shemini Atzeret, la Comunità ebraica di Roma è stata colpita da un terribile attacco terroristico: quaranta i feriti e una vittima, il piccolo Stefano Gaj Taché, un bimbo italiano di soli due anni: una giornata- sottolinea- buia, una ferita per la Nazione che ancora non si è rimarginata”.
“Nessuno – denuncia la presidente del Consiglio- ha pagato per le bombe e le raffiche di mitra che quel giorno hanno spezzato la vita di Stefano, devastato una famiglia, provocato dolore in tante altre e sconvolto un’intera comunità. Oggi rinnoviamo l’impegno per non dimenticare ciò che è successo e per continuare a chiedere che sui fatti di quella terribile giornata sia fatta verità storica e processuale”.