Ischia Pharma 2025: dal banco alla comunità
La nuova rivoluzione del farmacista tra scienza, etica e impatto sociale
Da Napoli a Ischia, il congresso che riscrive il ruolo del farmacista nell’Italia che cambia
Ischia – Non è solo un congresso scientifico, ma un vero laboratorio di idee per ripensare la professione più antica e più moderna della sanità. A Ischia Pharma 2025, oltre trecento farmacisti, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni si confronteranno su una domanda cruciale per il mondo post-pandemico: come cambia la farmacia quando cambia la società?
Promosso dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli insieme a Federfarma Napoli, l’evento – ospitato all’Auditorium dell’Hotel Regina Isabella di Lacco Ameno – metterà a confronto esperienze, modelli formativi e visioni del futuro, dal pubblico al privato, dal laboratorio al territorio.
Al centro dei lavori le nuove forme di prossimità sanitaria: la farmacia che ascolta, previene, educa e orienta. Dalla farmacia dei servizi alle sperimentazioni sui nuovi modelli di screening e vaccinazioni, Ischia Pharma presenterà dati inediti sul ritorno economico e sociale delle farmacie di comunità, con oltre 250.000 cittadini raggiunti da progetti di prevenzione in Campania e un aumento medio del 35% nelle adesioni ai programmi vaccinali nei territori serviti da farmacie partecipanti.
“Ischia Pharma nasce per rimettere al centro il farmacista come intellettuale della salute, non come semplice dispensatore di farmaci – spiega Vincenzo Santagada, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli -. È tempo di un nuovo umanesimo scientifico, dove la competenza incontra l’ascolto e la tecnologia resta un mezzo, non un fine. In un Paese che rischia di perdere i suoi Lost Einstein, dobbiamo liberare energie e intelligenze che già esistono: nelle farmacie, nei giovani, nella rete territoriale”.
All’iniziativa, che si terrà alla presenza di Gaetano Manfredi, sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato per la Salute, Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Andrea Mandelli, presidente FOFI, Marco Cossolo, presidente Federfarma, Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Francesco Cannavò, Emilio Croce, presidente ENPAF, ed Eugenio Leopardi, presidente UTIFAR, parteciperanno come relatori, tra gli altri, Robert Nisticò, presidente AIFA, Raffaele Marzano, presidente della Fondazione Ordine dei Farmacisti di Napoli, Simona Creazzola, direttrice del Dipartimento Farmaceutico ASL Napoli 1 Centro, Tommaso Petitti dell’Università Campus Biomedico di Roma, Antonio D’Amore, vicepresidente FIASO, Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente FOFI, Angelo Izzo, direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II, Gerardo Nardone dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Riccardo Iorio, presidente Federfarma Napoli, Mariano Fusco, direttore del Dipartimento Farmaceutico ASL Napoli 2 Nord, Ugo Trama, Pietro Buono e Ferdinando Vicinanza della Regione Campania, Luigi Castellone, Mario Flovilla, Domenico Della Gatta, Gaetano Gubitosa, Monica Vanni, Giuseppe Russo e Ivan Gentile, insieme a Maurizio Pace, Marco Lazzaro, Walter Farris, Pierluigi Petrone, Antonello Mirone, Marco Alessandrini, Mario Muzio, Angelo Sdino Starace, Giovanni Trombetta, Vladimiro Greco, Raffaele Savino e Ferdinando Fiorino.
Il programma prevede tre giornate di confronto, quaranta relatori, quattro tavoli di lavoro dedicati a farmacia dei servizi, formazione, mercato e welfare, e otto sessioni tematiche con focus su aderenza terapeutica, microbiota, modelli formativi e tutele professionali.

