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lunedì, Maggio 20, 2024

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Manovra, Consulente Paziente: guardare a terziario avanzato

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I suggerimenti per la legge di bilancio in una lettera aperta

Roma, 15 dic. (askanews) – Una lettera aperta, indirizzata al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, scritta da Marco Travaglini, fondatore della Community “Consulente Paziente”, per chiedere che nella Legge di Bilancio 2024 si possa “concretamente apportare un cambiamento radicale ed evolutivo del sistema economico italiano, e di conseguenza alla risoluzione di problematiche sociali importanti che affliggono il Paese”.Ma per arrivare a questa svolta, sono necessari “strumenti, sia finanziari che operativi, che coinvolgano l’offerta del terziario avanzato, per metterlo nella condizione di dare supporto alle micro, piccole e medie imprese produttive, nel creare valore aggiunto, per distaccarle così dalla logica del solo prodotto e da una filiera spesso di subappalto senza più margini”.”La bozza della Finanziaria 2024 di cui si sta discutendo – sottolinea Marco Travaglini, fondatore di Consulente Paziente – sembrerebbe portare l’ennesima soluzione a goccia di un sistema che finanzia le grandi realtà industriali per poi permettere, solo ad indotto, alle piccole imprese di usufruire dell’innovazione, dell’alta tecnologia, dello sviluppo e dei prodotti fatti dalle grandi aziende. Secondo noi questo sistema non funziona più. Oramai nel modello a goccia arrivano poche gocce. Le piccole imprese, soprattutto in subappalto, non hanno più margini e questo provoca tantissimi disagi, non solo a livello fiscale, dove spesso l’IVA non viene versata, ma anche a livello sociale, di precarietà, di bassa natalità e spesso anche di disuguaglianze. La soluzione a nostro avviso è quella di supportare direttamente le piccole aziende, spesso commodity e di servizi, rimaste al Novecento, per ricevere aiuto dal terziario avanzato italiano, il quale dovrebbe però rivedere il modello di consulenza. È necessario ripartire in maniera capillare da un modello di offerta e di cambiamento per stimolare una nuova domanda consapevole di innovazione”.

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