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Meeting, sottosegretaria Economia: 1,7 milioni di neet in Italia

AttualitàMeeting, sottosegretaria Economia: 1,7 milioni di neet in Italia

Spesso rifiutato lavoro anche con stipendio dignitoso

Rimini, 20 ago. (askanews) – “Il lavoro: una vocazione?”. Al Meeting di Rimini, all’interno di un confronto tra imprese, terzo settore ed associazionismo sul lavoro a fronte delle crescenti domande di senso, la sottosegretaria all’economia Lucia Albano si è chiesta: “Il lavoro può essere considerato solo un mezzo di sopravvivenza, strumentale e funzionale per gestire poi il mio tempo libero oppure contribuisce a creare la mia personalità?”. Se la pandemia – i cui postumi permangono – ci ha lasciato la necessità di avere più tempo e più spazio per noi, “dobbiamo capire in che modo usare questo tempo e questo spazio”. La felicità dopo il lavoro o la felicità nel lavoro. Per la sottosegretaria Albano il lavoro è un bene ricevuto da tramandare, anche se in Italia “ci sono 1,7 milioni di NEET che non studiano né lavorano. Spesso anche a fronte di uno stipendio dignitoso non viene accettato il lavoro, perché se ne ha paura, perché si cerca benessere, perché non si fa un sacrificio”.

Albano ha attaccato il reddito di cittadinanza: “Le politiche che hanno sostenuto il reddito di cittadinanza come risposta alla necessità di lavoro non sono politiche che possono tramandare la nostra cultura del lavoro”. E in merito al salario minimo “se il lavoro è un valore di per sé, non possiamo stigmatizzarlo con un valore minimo. A problemi complessi bisogna rispondere in maniera approfondita. Su questo tema ci sarà su una riflessione. Più che di salario minimo vogliamo affrontare il problema del lavoro povero”.

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