Il Gen. AM Baione, rappresentante italiano all’OMM: formare ad adattamento e mitigazione
Roma, 28 ago. (askanews) – Neve ad agosto, grandinate e nubifragi senza precedenti alternati a ondate di calore con temperature record. Incendi, devastazioni, ecosistemi alterati. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha dichiarato, di recente che questi eventi estremi, complici i cambiamenti climatici indotti dall’uomo, sono da considerarsi una “nuova normalità”, soprattutto per i Paesi del Mediterraneo e, in particolare dell’italia, anche in ragione delle particolari condizioni orografiche e morfologiche del nostro Paese. Askanews ne ha parlato, in esclusiva, con il Generale di Brigata Luca Baione, Capo dell’Ufficio Generale per l’Aviazione Militare e la Meteorologia dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e rappresentante permanente dell’Italia nell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.”Come può l’Italia contrastare questi eventi o, perlomeno, mitigarne l’effetto? Attraverso le capacità che l’Italia possiede, anche nell’ambito dei consorzi europei – ha spiegato – Voglio ricordare che l’Aeronautica militare è la ‘leading entity’ del consorzio europeo H-SAF (Hydrology-Satellite Application Facility); all’interno dell’Organizzazione europea per l’utilizzo dei satelliti metereologici, l’Italia rappresenta un punto di riferimento per 11 Paesi e 22 attori appartenenti a questi Paesi, con i quali si sviluppano una serie di programmi e una serie di servizi finalizzati alla gestione dell’acqua”.Uno di questi programmi è quello relativo all’utilizzo del satellite dell’ESA Meteosat di terza generazione (MTG-I1), capostipite di una costellazione di 5 satelliti, con un’importante partecipazione italiana che rivoluzioneranno le previsioni del tempo.”È il primo satellite di questa nuova serie – ha precisato il Generale – e consente di avere dei dati che fino ad oggi erano impensabili quali ad esempio quelli delle attività di fulminazione all’interno delle nubi e tra le nubi e questo consente di migliorare la capacità di nowcasting cioè le previsioni a breve e brevissimo termine”.Resta il problema della persistenza di questi fenomeni, per i quali, sottolinea il Generale Baione, è opportuno formare l’opinione pubblica, italiana e mondiale, a processi di adattamento per poterne gestire gli effetti e, soprattutto, di mitigazione, con l’adozione di comportamenti virtuosi affinché non diventino ingestibili.”Quello che stiamo promuovendo, prossimamente, al COP28 (la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ndr) – ha concluso il Generale Baione – è una serie di capacità addestrative, a favore dei Paesi meno sviluppati che si possono svolgere sia sul territorio nazionale sia sul territorio dei Paesi interessati e quest’azione la stiamo promuovendo in maniera congiunta anche con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e sotto l’egida del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale”.Servizio di Pino Di FeoMontaggio di Claudia Berardicurti