La Polonia – a quanto si apprende – non ha per ora invocato l’articolo 4 della Nato.
L’articolo 4 del trattato di Washington prevede che “le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate”.
Secondo alcune indicazioni, il razzo che ha colpito un villaggio nella Polonia orientale era un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina. Lo avrebbe detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai leader del G7, secondo Dpa. Avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300. E dopo l’incontro di emergenza a Bali con gli alleati, Biden ha sostenuto che è “improbabile” che il missile sia partito dalla Russia. “Questo è dovuto all’analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto”.
Biden ha spiegato che con gli altri leader si è deciso, all’unanimità, di procedere prima con l’indagine per capire esattamente e poi decidere collettivamente come rispondere.
Un aereo della Nato che volava sopra lo spazio aereo polacco ha tracciato il missile che è finito nel Paese uccidendo due persone, ha dichiarato alla Cnn un funzionario militare dell’Alleanza. “Le informazioni con le tracce radar sono state fornite alla Nato e alla Polonia”, ha aggiunto il funzionario militare. Dall’inizio dell’invasione russa gli aerei dell’Alleanza effettuano una regolare sorveglianza intorno all’Ucraina. Il funzionario della Nato non ha detto chi ha lanciato il missile né da dove è stato lanciato.