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Parlamento alla ripresa, nodi salario minimo e Nadef

AttualitàParlamento alla ripresa, nodi salario minimo e Nadef

Le Commissioni alle prese con dl asset e rendiconto e assestamento di bilancio

Roma, 1 set. (askanews) – Salario minimo e Nota di Aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef): questi i temi che il Parlamento si trova ad affrontare alla ripresa dei lavori, dopo quattro settimane di pausa estiva. Camera e Senato riapriranno i battenti lunedì e hanno di fronte una maratona fino a Natale.

Nei primi giorni di settembre le forze politiche, di maggioramza e di opposizione, metteranno a punto le rispettive strategie. Dopa la riunione di maggioranza, che si terrà mercoledì alle 18, dovrebbe essere più chiaro il quadro delle proposte che saranno portate avanti con la prossima legge di bilancio, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili.

Il percorso si presenta costellato di incognite, a partire dalle regole europee per il Patto di stabilità e crescita. A metà mese è prevista una riunione dell’Ecofin dove proseguirà la discussione sulla nuova governance economica. Sembra comunque difficile arrivare ad una sintesi. Intanto a via XX settembre il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, coadiuvato dai tecnici, lavora alla Nadef che deve essere presentata in Parlamento entro il 27 settembre. Il documento, propedeutico alla legge di bilancio, disegna il perimetro di finanza pubblica entro cui gli interventi dovranno essere collocati.

Per quanto riguarda il salario minimo, dopo la sospensiva di 60 giorni votata alla Camera per la proposta di legge di Pd, M5S, Avs, Azione e +Europa e l’incontro a Palazzo Chigi con i leader delle opposizioni dell’11 agosto scorso, si è in attesa della proposta della maggioranza per contrastare il ‘lavoro povero’, per la quale è stato chiesto anche al Cnel un supporto nella fase di formulazione. A fine settembre, quando scadono i 60 giorni, si dovrebbe riprendere la discussione sul tema con due proposte sul tavolo.

Intanto, Camera e Senato saranno impegnati con l’esame dei provvedimenti non chiusi ad agosto, come il rendiconto e l’assestamento di bilancio, approvati dal Senato e ora all’esame della Commissione bilancio della Camera che si riunirà martedì 5 settembre. Sempre alla Camera, la Commissione lavoro si riunirà lunedì 4 settembre per l’esame del decreto sulla tutela dei lavoratori in caso di emergenze climatiche, il cosidetto “dl caldo”. Sul provvedimento lo stesso giorno sono previste le audizioni dei sindacati. Al Senato, martedì 5 settembre la Commissione Affari costituzionali riprenderà l’esame del ddl sull’autonomia differenziata.

Il decreto asset (disposizione urgenti a tutela di utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici) è stato assegnato al Senato ma non è ancora partito l’esame in Commissione. Il provvedimento contiene la contestatissima tassa sugli extraprofitti delle banche che dovrebbe garantire 2-2,5 miliardi di euro di coperture alla manovra e che sarà con ogni probabilità rivista nel corso dell’esame parlamentare. Nel decreto, tra l’altro, anche le norme sull’aumento delle licenze dei taxi, quelle contro i rincari dei biglietti aerei e la deroga al tetto degli stipendi per la società Ponte sullo Stretto.

Da esaminare anche il decreto che autorizza il Mef ad acquisire la partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, approvato in Consiglio dei Ministri il 28 agosto e pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. Il testo deve ancora essere assegnato alle Camere.

L’Aula di Montecitorio e quella di Palazzo Madama saranno entrambe impegnate alla ripresa, martedì 5 settembre, con le ratifiche di atti imternazionali. L’assemblea della Camera ha anche già calendarizzato il question time per mercoledì 6 settembre.

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