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Salvini a Tajani: “Taglio Irpef o pace fiscale? È Giorgetti che decide”

PoliticaSalvini a Tajani: “Taglio Irpef o pace fiscale? È Giorgetti che decide”

di Maria Carmela Fiumanò e Roberto Antonini

ROMA – “La pace fiscale porta nelle casse dello Stato soldi che poi permetteranno allo Stato di abbassare le tasse a tutti. Quindi una cosa va insieme all’altra e poi c’è un ministro dell’economia che si occupa di questo”. Lo dice il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, a margine del convegno ‘Piano Casa Italia – Le proposte di Confindustria Assoimmobiliare’, a chi gli fa presente che l’altro vice premier, Antonio Tajani, ha ribadito che prima delle proposte della Lega occorre pensare al taglio dell’IRPEF.

SALVINI: “CLIMA IN MAGGIORANZA? IO TRANQUILLO E SERENO”

“Io sono tranquillissimo e serenissimo, la pace fiscale non serve a me ma serve a 20 milioni di italiani e può servire a un taglio delle tasse che serve ad altrettanto italiani”, aggiunge il ministro.

TAJANI: “PRIMA TAGLIO TASSE, STRUTTURALE, POI ROTTAMAZIONE, UNA TANTUM”

“La rottamazione, alla quale assolutamente non sono contrario, è un provvedimento una tantum, non è strutturale. Si può fare, ma prima riduciamo l’Irpef perché così diamo veramente una mano al ceto medio”. Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e segretario di Forza Italia, lo dice rispondendo a chi gli chiede del confronto con la Lega sulle materie fiscali, confronto che vede il partito di Matteo Salvini chiedere la rottamazione, definita ‘pace fiscale’ e gli azzurri che puntano prioritariamente al taglio dell’Irpef al ceto medio.

“I rapporti con gli alleati sono politicamente più che positivi ma non siamo un partito unico, abbiamo idee e proposte differenti”, rassicura Tajani, “io credo che la riduzione della pressione fiscale debba rappresentare una priorità per aiutare il ceto medio che non può diventare ceto povero”.

Ridurre l’Irpef dal 35 al 33% e allargare la base imponibile fino a 60mila euro “significa fare un intervento strutturale, che in materia fiscale significa che diminuendo le tasse si può spendere di più, avere più consumi, avere una maggiore produzione industriale, quindi grazie all’Iva soldi che finiscono nelle casse dello Stato- sottolinea il leader azzurro- un circolo virtuoso che raccoglie il pensiero di Berlusconi: meno tasse, meno tasse, meno tasse”.

CITTADINANZA. SALVINI: “NON È PRIORITÀ, LEGGE VA BENE COM’È”

Salvini, poi, commenta il tema della cittadinanza cittadinanza: “Cambiare le leggi sulla cittadinanza non è una priorità per nessuno, neanche per la sinistra come abbiamo visto ai referendum e quindi stiamo lavorando serenamente e tranquillamente”. La Lega valuterebbe la proposta di Forza Italia sulla cittadinanza? Salvini dice: “La legge va bene così com’è”.

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