Ora accelerazione e procedure più snelle
Roma, 24 ago. (askanews) – “A sette anni dal terremoto in Centro Italia il primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari per quella sciagura: per sanare queste ferite tuttora aperte, è urgente imprimere una spinta sensibile al processo di ricostruzione con interventi concreti sulle infrastrutture materiali e immateriali” dichiara in una nota Alessandro Di Venanzio, Presidente di Unindustria Rieti, in occasione dell’anniversario del sisma che sconvolse l’area di Amatrice e quelle limitrofe nelle confinanti regioni Abruzzo, Marche e Umbria. “Bisogna saper cogliere le opportunità che ci sono per scongiurare il rischio della desertificazione economica e imprenditoriale – purtroppo già in atto – anche se va riconosciuto l’impegno dei Commissari che si sono succeduti in questi anni per contrastare il fenomeno. Tra gli strumenti che sono a disposizione penso ai bonus edilizi, per i quali servono soluzioni efficaci per la cessione dei crediti d’imposta, e ai fondi Pnrr che mettono a disposizione 700 milioni destinati alle imprese, a valere sul bando Next Appenino”.
“Dall’inizio dell’anno, come ha ricordato il Commissario Castelli, sono stati 800 i milioni erogati alla ricostruzione privata, con un aumento del +22% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2022. In totale, fino a oggi, sono state presentate 28.855 richieste di contributo per 11,11 miliardi di euro (di cui 6,6 concessi e 3,3 liquidati) su un totale di circa 50.000. I numeri sono incoraggianti e i segnali positivi, ma ci sono ancora 14.211 nuclei familiari, corrispondenti a circa 30.000 persone sui 41.000 sfollati complessivi dal terremoto, che ancora non hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni”.