Superbonus, addio alle cessioni dei crediti e allo sconto in fattura per il futuro. Si manterranno quelle avvenute per il passato. Divieto per gli enti locali di acquisto dei crediti fiscali.
Esonero della responsabilità penale del cessionario se dimostra anche attraverso video, foto e documenti la sua buona fede. Arriva la resa dei conti sulla cessione crediti, voluta dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, che con un blitz ha portato ieri il decreto legge in consiglio dei ministri. La decisione di un intervento netto, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, era maturata da tempo, ma si è aspettato il dopo elezioni. A accelerare, e a far saltare i tavoli di confronto con gli operatori, la corsa degli enti locali, documentata da ItaliaOggi, per l’inserimento nelle leggi regionali degli acquisti di crediti fiscali. In conferenza stampa Giorgetti spiega le ragioni del decreto: «ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mette in sicurezza i conti pubblici». Giorgetti ha garantito che si avvieranno tavoli con il settore edile per tentare di sbloccare il passato e che una mano in tal senso la darà la norma sulla responsabilità penale attenuata. Giorgetti ha poi calcolato che da crediti di imposta sul superbonus sono scaturiti 2.000 euro di debito per contribuente e che «da domani si potranno utilizzare solo le detrazioni di imposta».