Terremoto: forti scosse nelle Marche, la più forte di 5.7. Treni fermi sulla Adriatica, scuole chiuse
Il sisma è stato avvertito in molte regioni del centro-nord, anche a Roma
Non si ferma lo sciame sismico che sta colpendo la Marche da questa mattina. Dalle 7.07, momento della prima e piu’ forte scossa di magnitudo 5.7 sono 40 le scosse registrate dall’Ingv. La piu’ forte dopo la prima, quella immediatamente successiva, alle 7.12, di magnitudo 4. Da segnalarne una di 3.6 alle 7.19, una di 3.7 alle 7.30 e una di 3.8 alle 7.40. Le altre – tutte di magnitudo tra 2 e 3 – con epicentro sulla costa anconetana o pesarese.
Due scosse di terremoto molto forti, poco dopo le 7, sono state percepite nelle Marche, da Ancona a Fano e Urbino.
La più forte è stata di 5.7 alle 7.07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 7.12.
50 interventi dei Vvf tra Pesaro ed Ancona per verifiche ad edifici
Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.7 che ha interessato questa mattina la costa adriatica marchigiana, le squadre dei vigili del fuoco sono impegnate in 50 interventi per verifiche di stabilità a edifici nei territori delle province di Pesaro Urbino e Ancona. Al momento, fanno sapere i vigili del fuoco, “non sono segnalate particolari criticità”. Impegnati gli elicotteri dei reparti volo di Pescara e Bologna per una verifica dall’alto delle aree interessate dalla scossa sismica.
Sono state localizzate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese.
Sono una ventina le scosse di magnitudo superiore a 2 che si sono susseguite dopo la prima di 5.7 nella costa adriatica tra Fano e Pesaro. Dalla lista dei terremoti dell’Ingv risulta che la più forte è stata di punto 4, seguita da una di 3.8.
“I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”, racconta un abitante di Fano. Non ci sarebbero, secondo le prime informazioni, danni visibili sui palazzi ma ci sono fessurazioni e crepe in diverse abitazioni.
“Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale. C’è stato grande spavento perchè la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze”, racconta all’ANSA il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
GENTE IN STRADA, PAURA E DANNI
Nelle Marche gente in strada e tante segnalazioni ai vigili del fuoco di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni sono arrivate ai vigili del fuoco. La clinica privata Villa Igea sta evacuando parzialmente la struttura.
A Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici. Nel frattempo il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa in lavoro agile.
Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura: non si tratta di feriti in crolli ma di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico.
SCUOLE CHIUSE
In diverse città delle Marche sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. In particolare a Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona scuole chiuse le scuole di ogni ordine e grado. La sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, ha comunicato che “in via precauzionale vengono sospese le lezioni di tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori. Anche l’Università resta chiusa.
A Pesaro docenti e studenti dell’istituto tecnico professionale Benelli sono all’esterno della scuola e non entrano nelle classi per ragioni di prudenza. Stessa situazione anche all’istituto Bramante Genga.