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Ue, De Castro: voto su pesticidi, pragmatismo prevale su ideologia

AttualitàUe, De Castro: voto su pesticidi, pragmatismo prevale su ideologia

Ok posizione Comagri con obiettivi riduzione flessibili al 2035

Roma, 10 ott. (askanews) – Soddisfazione per il voto con cui ieri il Parlamento Europeo, con 26 a favore, 3 astenuti e 9 contrari, ha approvato la posizione Comagri con obiettivi di riduzione dei pesticidi flessibili al 2035. A esprimerlo è Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo, secondo cui il voto “dimostra come quando il confronto si concentra sul merito delle questioni, superando posizioni ideologiche e polarizzazioni inutili, si possono raggiungere accordi pragmatici e in grado di trovare un equilibrio tra i tre livelli di sostenibilità: ambientale, scoiale ed economica”.

“Un approccio pragmatico – spiega De Castro in una nota – che, data l’impossibilità di arrivare a un rigetto della proposta, ha portato a prevedere un calendario più realistico, con l’obiettivo di una riduzione del 50% a livello Ue dell’uso dei pesticidi fissato per il 2035. Non solo – prosegue l’eurodeputato PD – gli Stati membri ottengono un certo margine di flessibilità, con target di riduzione obbligatori a livello nazionale del 35%”.

I negoziati guidati da Clara Aguilera, capogruppo S&D in Commissione Agricoltura, hanno portato “a un cambiamento del periodo di riferimento per il calcolo della riduzione – spiega l’eurodeputato PD – che tiene meglio conto degli sforzi già fatti da alcuni Stati membri, in particolare l’Italia, nella riduzione dell’uso di fitofarmaci: basti pensare che dal triennio 2011-2013 (nuova base di calcolo) ad oggi, i nostri agricoltori hanno già ridotto di oltre il 20% l’utilizzo della chimica. Tutto ciò, insieme alla clausola di revisione che ne valuterà la fattibilità, rende più realistico e raggiungibile l’obiettivo al 2035, ma solo se accompagnato da un importante sforzo in innovazione, che metta a disposizione alternative concrete per contrastare le fitopatie, a partire dalle TEA, le nuove biotecnologie sostenibili”.

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