Pace (Cnr-Iriss): combinare senso di identità di una comunità con l’innovazione
NAPOLI – Una piattaforma multiutente e multilingue (www.u4v.org) che illustra percorsi turistici del patrimonio sotterraneo e un ‘toolbox digitale’ per guidare vari utenti – promotori locali, enti locali, professionisti, accademici, leader comunitari e portatori di interesse – in un viaggio per meglio comprendere come rendere il patrimonio sotterraneo una risorsa, supportandoli nella sperimentazione e nello sviluppo della loro strategia di valorizzazione e nel processo decisionale con un’adeguata conoscenza culturale, scientifica e tecnica dell’ambiente costruito sotterraneo sotto diversi aspetti (archeologia, geotecnica, storia, pianificazione urbana, antropologia culturale, ecologia, economia, architettura, turismo culturale).
Sono questi i risultati più significativi del progetto “Underground4Value”, coordinato da Giuseppe Pace, ricercatore dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo con sede a Napoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iriss), illustrati in un incontro svoltosi a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo.
L’approccio partecipativo alla rigenerazione urbana e rurale può portare a comunità più vivibili, sostenibili ed economicamente vivaci, custodi del loro passato, ma allo stesso tempo aperte a co-creare nuovi spazi culturali, combinando il senso di identità e di orgoglio della comunità con l’innovazione nell’economia, nella società e nella cultura, ha sottolineato il ricercatore.
Finanziato dell’Unione Europea nell’ambito del Programma europeo di cooperazione in scienze e tecnologie (COST), il progetto nasce nel 2019 con l’obiettivo di istituire e implementare una rete internazionale di esperti per promuovere approcci equilibrati e sostenibili alla conservazione del patrimonio costruito sotterraneo e, allo stesso tempo, per orientare il potenziale di questo patrimonio culturale al processo di crescita delle comunità locali e alla transizione culturale nelle aree urbane e rurali.
Il Direttore del Cnr Iriss Massimo Clemente sottolinea la dimensione internazionale e multidisciplinare dell’iniziativa, punto di forza degli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Negli ultimi quattro anni, oltre 200 esperti provenienti da 30 Paesi hanno collaborato alle attività progettuali, condividendo metodologie, casi studio e buone pratiche con un focus interdisciplinare per definire una nuova metodologia per la valorizzazione del patrimonio sotterraneo – chiamata Strategic Transition Practice – che tiene conto del valore attribuito al patrimonio dalle culture locali, delle normative di pianificazione e dell’empowerment delle comunità.
Si tratta di un approccio flessibile che può applicarsi in diversi contesti e che è stato testato in numerosi casi studio, affidati ad esperti e ricercatori incaricati di visitare una specifica località con un significativo patrimonio underground, per approfondire la fattibilità socioeconomica di questi siti, svelarne il potenziale e comprendere l’intricato legame che questi luoghi hanno con le rispettive comunità locali.
Parliamo di luoghi unici quali, ad esempio, il Dolmen de Antelas (Portogallo), il Cimitero delle Fontanelle di Napoli, le città sotterranee in Cappadocia-Göreme (Turchia), il Parco minerario a La Unión (Murcia, Spagna) e le grotte di Postojna (Slovenia), che sono diventati oggetto di un viaggio di scoperta e trasformazione.
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