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Vino, la Cantina fiorentina Villa Travignoli compie 550 anni

AttualitàVino, la Cantina fiorentina Villa Travignoli compie 550 anni

Tenuta del Chianti Rufina è una delle 150 aziende più longeve d’Italia

Milano, 15 set. (askanews) – Villa Travignoli compie 550 anni. La Cantina di Pelago , sulle colline della zona del Chianti Rufina in provincia di Firenze, è una delle 150 aziende più longeve d’Italia. La Tenuta conta 90 ettari di terreno, 70 dei quali dedicati a vigneto e gli altri alla coltivazione delle olive.

“Festeggiamo un traguardo che ci riempie di orgoglio” ha dichiarato Giovanni Busi, alla guida di Villa Travignoli, aggiungendo che “la nostra lunga storia per noi è uno stimolo a guardare avanti, a migliorare la qualità della nostra produzione”. “Negli ultimi sette anni abbiamo rifatto 27 ettari di nuovi impianti di vigne, soprattutto di Sangiovese, per alzare sempre di più il livello di eccellenza dei nostri vini” ha proseguito Busi, concludendo “l’obiettivo per il futuro è valorizzare le produzioni facendole conoscere a un pubblico ancora più ampio, puntando sulla qualità”. Attualmente l’azienda produce 450mila bottiglie di vino all’anno, di cui il 70% viene esportato.

“Questa è un’azienda che porta il nome del Chianti in tutto il mondo e sicuramente fa prodotti di altissima qualità, da quando questi poderi erano di proprietà dello Spedale di Santa Maria Nuova fino all’arrivo della famiglia Busi che ha dato sicuramente una spinta innovativa eccezionale” ha commentato la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che ha consegnato alla famiglia Busi un riconoscimento da parte della Regione. “Si riafferma questo modello toscano che ha tenuto conto della storia e della tradizione del territorio ma nello stesso tempo ha saputo adeguarsi ai cambiamenti del tempo e ha saputo stare sul mercato portando il nome della Toscana in giro per il mondo con grande qualità e valore” ha proseguito Saccardi, aggiungendo che “le istituzioni di fronte a queste realtà devono solo dire grazie e stare a fianco con gli strumenti che abbiamo con la programmazione dei fondi Fears e con le altre risorse che mettiamo a disposizione per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti e la commercializzazione. E’ doveroso dimostrare – ha chiosato – che siamo orgogliosi di avere sul territorio aziende così importanti”.

La storia di Villa Travignoli affonda le radici nella tradizione etrusca: nella tenuta è stata infatti ritrovata una stele risalente al 500 a.C. che raffigura un sontuoso banchetto con abbondanti vasi di vino. Nel 1100, alcuni monaci del Monastero di Vallombrosa menzionarono in una pergamena la località Travignoli, descrivendolo come un luogo in cui già si lavorava la terra. Nel 1473, Travignoli diventa una “Casa da Signore” con tre poderi, lasciata in eredità da Aloisia Lotti all’Ospedale fiorentino Santa Maria Nuova: nel 1607 Barnaba degli Oddi, lo spedalingo di Santa Maria Nuova, descrive la Fattoria di Travignoli come una delle più grandi dell’Ospedale, con 11 poderi, due frantoi, granai e ampie cantine. Nell’Ottocento la Fattoria passa alla famiglia Fiaschi e in seguito al matrimonio di Sofia Cuccoli Fiaschi con Francesco Busi, diventa proprietà della famiglia dei conti Busi. Durante il secolo scorso la Fattoria ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi tra i quali il Gran Premio e medaglia d’oro per l’ottima produzione di Chianti alla prima Esposizione Internazionale a Roma nel 1924. Si deve a Giampiero Busi, nel 1960, il rinnovo dell’azienda, dalla mezzadria alla conduzione diretta, e la creazione della moderna impresa con nuovi vigneti e Cantine all’avanguardia.

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