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World International School: “Formiamo cittadini del mondo”

Video NewsWorld International School: "Formiamo cittadini del mondo"

Incontro con il CEO di WINS Paolo Pietro Formiga

Milano, 6 lug. (askanews) – Un progetto educativo nato negli anni Cinquanta per offrire agli studenti dei curricula stranieri, in particolar modo inglesi e americani. Oggi la World International School (WINS) è una realtà diffusa in molte parti d’Italia, che ha anche abbracciato il settore dello sport e della formazione scolastica degli atleti. A guidarla c’è Paolo Pietro Formiga, figlio del fondatore, che ci ha presentato i valori della scuola. “Alla base del nostro modo di educare – ha spiegato ad askanews – sta un concetto: il far sì che i giovani diventino cittadini del mondo. Questa è la base. Su questa poi naturalmente si costruisce tutta la formazione, la conoscenza, le tecniche di insegnamento che devono provenire dagli insegnanti, che devono essere formati adeguatamente”.La scuola rientra nel circuito International Baccalaureate e fornisce titoli di studio riconosciuti legalmente nei vari Paesi. “Un giovane che si diploma con il percorso di dodici anni, dalla scuola di primo grado fino all’ultimo grado, che è quello del diploma – ha aggiunto il CEO – ha la possibilità di poter proseguire in qualunque università del mondo, anche italiana: è un titolo di studio equipollente, vale esattamente allo stesso modo della maturità italiana”.Il tema su cui WINS insiste molto è l’apertura verso il mondo e le sue differenze. “La scuola deve aprire la mente e il cuore. Tutte e due, l’insegnamento e la scuola, devono comprendere il cento per cento del nostro modo di essere. La nostra mente con la cultura, con le materie, ma il nostro cuore con il modo di essere, di vivere nei confronti degli altri”.La scuola ci tiene poi a sottolineare che, pur essendo un istituto internazionale, gli studenti non perdono il contatto con la cultura italiana, che è comunque insegnata. E se la lingua ufficiale della scuola è l’inglese, non si tratta però di un istituto di lingue. “L’obiettivo non è la lingua – ha concluso Paolo Pietro Formiga – l’obiettivo è la formazione di un certo tipo che usa la lingua come mezzo, perché sia un mezzo comune a tutti gli studenti che sono di lingue diverse. Noi abbiamo cinesi, indiani, brasiliani, abbiamo una varietà di lingue grandissima, però tutti usano la lingua inglese per essere sulla stessa lunghezza d’onda”.Nell’ottica di formare persone in grado di pensare al mondo in maniera più vasta.

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