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Ciafani (Legambiente): sull’eolico silenzio del ministro Sangiuliano

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Parla solo Sgarbi che non ha nemmeno la delega sul paesaggio

Milano, 3 lug. (askanews) – Sull’eolico “vorremo sapere cosa ne pensa il ministro della Cultura Sangiuliano” e non cosa ne pensa il sottosegretario Sgarbi “che non ha nemmeno la delega sul paesaggio”. Così il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, intervenuto a Seif 2023, il festival dedicato alla valorizzazione e alla salvaguardia del mare e della sua essenza, organizzato a Marciana Marina dalla fondazione Acqua dell’Elba.”E’ ripartita una grande discussione col nuovo governo rispetto alla realizzazione di nuovi impianti eolici a terra e a mare. Questo è un governo che è passato dall’intervento della Meloni quando ha chiesto la fiducia in autunno, in cui parlava di Italia come hub delle rinnovabili, oggi si parla di Italia come hub energetico e di Piano Mattei”, ha aggiunto. “E’ cambiata completamente la narrazione governativa e quando si parla di rinnovabili si parla sempre solo di devastazioni paesaggistiche che invece sarebbero causate dalla crisi climatica che avanza – tra l’altro in maniera permanente e se non facciamo tutto quello che dobbiamo fare a partire dalla diffusione sulle rinnovabili queste devastazioni paesaggistiche permanenti riguarderanno tutto il territorio nazionale””Rispetto all’atteggiamento del ministero della Cultura continuiamo a non capire i silenzi del ministro Sangiuliano. Qualche volta il ministro Franceschini parlava di eoliche e di rinnovabili. Il ministro della cultura non ha mai indirizzato le sovrintendenze sul territorio e la sovrintendenza speciale sul Pnrr per permettere di fare quelle opere integrate nel paesaggio, fatte bene, che possano appunto permettere all’Italia di liberarsi dalla dipendenza energetica dall’estero e di contribuire alla lotta climatica”.”In questi otto mesi Il ministro Sangiuliano non è mai intervenuto su questo tema. Al ministero della Cultura parla solo esclusivamente il sottosegretario Sgarbi, che non ha neanche la delega sul paesaggio, e non riusciamo a comprendere i silenzi del ministro. E sarebbe auspicabile sapere che cosa ne pensa lui sulla necessaria realizzazione degli impianti fotovoltaici, degli impianti eolici, degli impianti a fonti rinnovabili che possano permettere all’Italia di essere indipendente energeticamente nei prossimi anni”, ha concluso il presidente di Legambiente.

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